Rhoda, la sua storia di Natale

Rhoda: la mia storia di Natale © Manuela Valletti 


Eravamo prossimi al Natale in quel 1996 e in un allevamento di cavalli vicino a Varese, una mamma Maremmana di nome Greta metteva al mondo 8 piccoli e bellissimi cuccioli. Il loro papà era uno Schnauzer Gigante di nome Rex e i cuccioli avevano preso solo da lui, erano tutti neri. 
Era il 24 dicembre, il giorno dopo sarebbe stato Natale. 
Proprio in quel 1966 la nostra famiglia affrontava molte traversie tanto da decidere, dopo molti anni, di prendere nuovamente un cane da affiancare al nostro vecchio Billy un gattone grigio; il cucciolo forse avrebbe aiutato mia figlia ad uscire da un brutto esaurimento nervoso. Cominciammo a girare per i canili, ma, strano a dirsi, nessuno volle darci il cane che tanto desideravamo, poi ci rivolgemmo ad una associazione che in un primo momento disse che ci avrebbe accontantato, ma poi non se ne fece nulla. Quando sembrava tutto perduto, passammo casualmente davanti ad uno studio veterinario e vedemmo sulla vetrina l'offerta dei cuccioli nati quel 24 dicembre. Ci precipitammo a Varese per vederli, erano uno spettacolo. Tutti e otto in un recinto si davano un gran da fare. Una di loro si staccò dal gruppo e si butto letteralmente tra le traccia di mia figlia, aveva una macchiolina bianca sul petto e sulle zampe posteriori. Giovanna la guardò un attimo e disse: scelgo lei. Fu una scelta per la vita. 
Rhoda varcò la porta di casa nostra in febbraio, appena ebbe compiuto i canonici 60 giorni, era enorme, zampettava disordinatamente, ruzzolava e si rialzava come una palla. Battezzò il salotto con una bella pipì sulla moquette e da allora è stata la nostra vita, la gioia fatta persona e una compagna insostituibile per Giovanna. E' diventata un membro a tutti gli effetti della nostra famiglia, ci ha seguito ovunque, è stata sempre il nostro primo pensiero e devo dire che ci ha ampiamente ricambiato di un amore disinteressato fatto di allegria, di contatto fisico e di partecipazione costante a tutto quanto ci accadeva. Ha condiviso momenti tristi e allegri della nostra vita, ha raccolto le mie confidenze nelle nostre lunghe passeggiate sul Monte Stella, ha asciugato spesso le nostre lacrime con una leccata ma soprattutto ha rallegrato le nostre giornate con la sua gioia di vivere e la sua incondizionata fiducia negli essere umani. Tra pochi giorni avrebbe festeggiato il suo nono compleanno, invece Rhoda non c'è più. Un male cattivo ce l'ha portata via in 20 giorni. Era destino che la sua vita iniziasse e finisse a Natale, perchè lei è stata il più grande dono che ci sia mai stato fatto. Un dono unico che ci ha arricchito, ci ha fatto diventare persone diverse, capaci di apprezzare le cose semplici. E' stata lei ad insegnarci la bellezza della vita perchè era sufficiente vederla correre felice sui prati delle montagne che amava tanto per capire che spesso la felicità è a portata di mano, basta saperla cogliere. Questo sarà il primo Natale senza di lei, ma sono certa lei sarà con noi ugualmente, metterà in suo musone sulla tavola imbandita con il solito sguardo implorante, farà roteare la sua codona a sciabola e ci darà anche qualche leccata, magari di sfuggita, per scacciare la nostra immensa tristezza. Buon Natale Tesoro mio, noi siamo con te. Ciao Rhoda! 

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